OpenCity Italia nasce dall’unione di due progetti open source (il primo dedicato all’area pubblica del sito, il secondo dedicato all’area personale e ai servizi) entrambi pubblicati nel catalogo del riuso del software della pubblica amministrazione secondo le linee guida ufficiali in materia. Entrambi i moduli – completi di tutte le funzionalità – possono essere liberamente utilizzati da tutti gli enti della pubblica amministrazione. 

In modo coerente rispetto al principio “cloud first” definito nel Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione, OpenCity è disponibile anche in una modalità SaaS qualificata AgID, una soluzione “chiavi in mano” che permette di abbattere i tempi di introduzione della tecnologia e di beneficiare di tutti i servizi, degli aggiornamenti e del supporto necessario (con la garanzia del codice sorgente pubblico e sempre a disposizione dell’ente, per evitare ogni rischio di lock in tecnologico). Gli enti che usano OpenCity Italia inoltre sono incoraggiati ad aderire a Developers Italia e supportati nel loro percorso di pubblicazione e di utilizzo di software presente nel catalogo del riuso della pubblica amministrazione italiana come previsto dal CAD (Codice Amministrazione Digitale) e dalle linee guida relative.

Per entrambe le soluzioni è disponibile un servizio di assistenza tecnica 24×7 e la possibilità di attivare un servizio di manutenzione evolutiva, acquistando pacchetti di giornate lavorative direttamente su MEPA (con i seguenti codici, a seconda del numero di giornate: 1mev5; 1mev10; 1mev30; 1mev100). In questo modo un ente può attivare nuovi servizi o migrare su cloud servizi esistenti (portandoli su un software open source sicuro e utilizzato da centinaia di altri enti).

Nel modello SaaS il software viene gestito in modo centralizzato e reso disponibile agli Enti sulla base di una sottoscrizione (che si traduce in un canone annuale). Informazioni aggiuntive sono disponibili in questa pagina. Il modello può risultare una buona soluzione per diversi motivi:

  • Responsabilità: si tratta di una soluzione “chiavi in mano”, dove le responsabilità sulla gestione tecnologica dei dati, continuità di servizio ed adeguamento normativo sono demandate al fornitore;
  • Conformità alle normative vigenti: tutta la filiera (applicazione, dati, hosting, …) viene integralmente garantita e costantemente aggiornata per adeguarsi al quadro normativo e alle sue variazioni (GDPR, CAD, Amministrazione Trasparente, Piano Triennale per l’Informatica e linee guida tecniche);
  • Maggiore agilità: controlli, monitoraggi e aggiornamenti del software totalmente automatici, in modo che tutti gli Enti abbiano sempre a disposizione le ultime innovazioni;
  • Scalabilità: la stessa soluzione può essere usata da piccole e grandi strutture, per erogare servizi poco usati e servizi ad alto traffico;
  • Economicità: con il solo costo di attivazione ed un canone annuale, anche le soluzioni più innovative diventano alla portata di tutti, grazie alle economie di scale e all’ottimizzazione delle operazioni;
  • Sicurezza: l’architettura di data center e di rete progettata da AWS è in grado di soddisfare i requisiti delle organizzazioni più esigenti a livello di sicurezza.

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Aspetti normativi

Il progetto rispetta le linee guida per il software della pubblica amministrazione. Il codice è pubblicato all’interno del catalogo del riuso di Developers Italia (Presidenza del Consiglio); il progetto adotta inoltre le linee guida per il cloud della pubblica amministrazione e, nella sua versione cloud, è una soluzione certificata AGID  (Agenzia Italia Digitale). Vai alla certificazione di OpenCity

Aspetti tecnologici

Ciascuno dei moduli con cui viene composta la soluzione richiesta viene erogata direttamente in Cloud, secondo la formula del Software as a Service (SaaS) usando i servizi IaaS e PaaS di Amazon Web Services a loro volta qualificati AgID, in particolare: EC2, EBS, ALB, CloudFormation, RDS, CloudWatch, Fargate, S3. 

L’architettura è in grado di offrire scalabilità, affidabilità, ridondanza e sicurezza caratteristiche che eredita in parte dalla comprovata infrastruttura di reti e dei centri dati Amazon, in parte dalla componente applicativa, che è in grado di adattarsi al contesto dinamico dell’infrastruttura sottostante.

AWS dà la possibilità di aumentare o ridurre capacità (di calcolo, di storage, di larghezza di banda) in base al carico di lavoro a cui il servizio è sottoposto. Questi mutamenti avvengono nell’arco di pochi minuti e in quasi tutti i casi in modo del tutto automatico e trasparente all’utente finale. Il carico di lavoro è distribuito su più server (così da garantire affidabilità e ridondanza) grazie a specifici bilanciatori di carico, ed il numero stesso di server varia a seconda del calcolo richiesto o all’esclusione di server non funzionanti correttamente.

I dati ospitati e gestiti dall’applicazione rimangono nel contesto geografico europeo, in conformità a quanto previsto dalla normativa vigente ed in particolare alla normativa in materia di protezione dei dati personali.